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I.U.R.
9 EX ZUCCHERIFICIO |
Art. 10 - Interventi unitari di ristrutturazione residenziale, regole urbanistiche generali
Il Regolamento urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000 mediante apposita perimetrazione e sigla (IUR) le aree che devono essere assoggettate ad un intervento di ristrutturazione urbanistica complessiva, al fine di eliminare situazioni di degrado urbanistico ed edilizio particolarmente accentuate.
Il Regolamento urbanistico individua preliminarmente tali aree come “zone di recupero” ai sensi dell’art. 27 della legge 5/8/1978 n. 457.
Il Regolamento urbanistico fornisce per ciascuna zona di ristrutturazione, mediante apposita scheda (allegato B) i seguenti parametri quantitativi e qualitativi:
- caratteristiche qualitative e quantitative delle eventuali aree pubbliche da realizzare;
- destinazioni d’uso compatibili;
- volumetria realizzabile e (in caso di destinazione residenziale) numero orientativo degli alloggi;
- tipologie edilizie;
- eventuali precisazioni sulle finiture degli edifici
- precisazioni sulle eventuali integrazioni agli impianti pubblici;
Le schede individuano, per ciascuna zona di ristrutturazione, gli interventi di ristrutturazione subordinati a piano di recupero preventivo, ai sensi del comma 2 lettera d) dell’art. 28 e dell’art. 31 comma 1 punto d) della L.R. 5/95, e quelli che possono essere realizzati sulla base di un progetto edilizio diretto. In ogni caso la eventuale realizzazione degli spazi pubblici e di interesse pubblico e la eventuale integrazione degli impianto pubblici saranno disciplinate da apposita convenzione.
Per gli interventi unitari di ristrutturazione IUR6 e IUR9 le schede dell’allegato B prevedono, preliminarmente ai Piani di recupero, l’elaborazione di “Piani Guida” di inquadramento complessivo degli interventi, da articolare eventualmente in più Piani di recupero attuativi. I Piani guida dovranno avere i contenuti di indirizzo indicati nelle schede e verranno approvati con le procedure previste per i Piani di recupero.
I piani di recupero dovranno essere estesi a tutte le aree ed i fabbricati della zona salvo esclusioni marginali che potranno essere autorizzate nella fase di approvazione del P.R., sulla base del riconoscimento del carattere non essenziale dei settori esclusi.
Nelle normative specifiche per le singole UTOE vengono in certi casi formulate delle prescrizioni per le zone di ristrutturazione, integrative ai parametri delle schede specifiche e finalizzate ad un inserimento ottimale delle zone ristrutturate all’interno delle UTOE.
In carenza dei piani attuativi o dei progetti edilizia complessivi, sugli edifici che ricadono nelle zone di ristrutturazione potranno essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione con trasformazione parziale DP1 senza ampliamenti.
Estratto dall’Allegato B SCHEDE DEGLI INTERVENTI CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE
Intervento unitario di recupero per il settore compreso nel territorio comunale di Castelfiorentino dell’area e dei fabbricati dell’ex Zuccherificio di Granaiolo; l’intervento unitario di completamento potrà essere esteso anche alle aree fra l’ex Zuccherificio e la strada provinciale per Castelnuovo (Via Tassinari), individuate con le sigle IUR9B e IUR9C; tali aree potranno essere utilizzate per la realizzazione di aree a verde e di parcheggi pubblici a servizio dell’insediamento.
Individuazione con la sigla IUR9, IUR9B, IUR9C_nella tavola specifica in scala 1/2000 (carta D, tavola della UTOE 11) del R.U.
· PROCEDURE DI REALIZZAZIONE
Riorganizzazione di tutta la zona mediante ristrutturazione edilizia.
Attuazione mediante Piano Guida di iniziativa privata esteso all’intera area individuata dal R.U., eventualmente articolato in più piani attuativi: Il Piano Guida dovrà contenere:
· la individuazione catastale definitiva delle aree interessate;
· adeguate valutazioni tecnico-ambientali in applicazione del comma quinto dell’art. 5 della L.R. 5/95, estese anche all’aria e ai campi elettromagnetici, così come descritte all’art. 13 delle Norme Tecniche;
· l’indicazione di carattere generale degli eventuali interventi di bonifica necessari;
· il programma degli eventuali interventi che dovranno essere realizzati in forma associata da tutti i proprietari delle aree e degli immobili interessati dal Piano Guida, come premessa necessaria agli interventi da realizzare nell’ambito dei singoli piani attuativi, con i relativi termini di convenzione;
· l’indicazione di carattere generale degli eventuali interventi di bonifica necessari;
· l’indicazione della eventuale articolazione in più piani attuativi.
Ciascun piano attuativo dovrà contenere i termini di convenzione per la realizzazione e la eventuale gestione degli impianti da realizzare, la verifica di fattibilità economico-finanziaria ed i tempi di attuazione dell’intervento.
In carenza del Piano Guida e dei piani attuativi sugli edifici esistenti potranno essere effettuati interventi solo fino al restauro e risanamento conservativo come definiti nell’allegato A alle Norme Tecniche.
Nell’area in questione sono ammesse le seguenti destinazioni d’uso:
· Industria e artigianato;
· Commercio all’ingrosso;
· Commercio al dettaglio fino alla grande distribuzione di tipologia C (tipologia B in caso di destinazione commerciale esclusiva dell’area) a condizione che vengano realizzati parcheggi pubblici nella misura prevista dalla delibera C.R. 137/99 modificata e dall’art. 6 del Titolo 2 delle Norme Tecniche; l’eventuale inserimento di strutture di grande distribuzione sarà subordinato ai criteri ed alle procedure previste dall’art. 10 del Regolamento Regionale n. 4 del 26/7/99 modificato in tema di SVAG, di attuazione della L.R. 28/99;
L’area della IUR9 è da considerarsi compatibile con la realizzazione delle grandi strutture di vendita per le condizioni di accessibilità (conseguenti alla realizzazione delle previsioni viarie del R.U.) e per le caratteristiche dimensionali e qualitative;
· Attività espositive;
· Attività ricettive e di somministrazione;
· Attività ludico-ricreative e per il tempo liberto ad esclusione delle attività che si svolgono prevalentemente all’aperto;
· Residenze solo come servizio alle altre destinazioni.
Il Piano Guida dovrà contenere le indicazioni di riferimento per i singoli piani attuativi sui temi elencati di seguito, su ciascuno dei quali il R.U. individua alcuni parametri qualitativi e quantitativi fondamentali:
viabilità carrabile
Dovrà essere realizzata la strada di accesso dalla strada provinciale per Castelnuovo, (Via Tassinari). La viabilità carrabile pubblica interna all’insediamento dovrà servire gli edifici del complesso e presentare un tracciato “aperto “ sul confine comunale con Empoli.
aree pubbliche (parcheggi e verde pubblico)
Parametri quantitativi:
aree a verde: superficie minima di 2500 mq.;
parcheggi pubblici: superficie minima corrispondente alla
applicazione dei seguenti standards:
a–2,5 mq. /100 mc. con destinazione residenziale
b–5% della superficie territoriale dell’intera area
c–per le strutture commerciali le dotazioni previste
dalla delibera C.R. n. 137/99 modificata e dall’art. 6 del titolo II e 79 del Titolo III delle Norme Tecniche
d–per le eventuali attrezzature ricettive e per il tempo libero la dotazione prevista dalla delibera
C.R. n. 137/99 modificata e dall’art. 6 del Titolo 2 delle Norme Tecniche per le attività commerciali di media distribuzione.
I parcheggi pubblici dovranno aggiungersi ai parcheggi e alle autorimesse private da realizzare in base ai parametri della legge 122/89, applicati agli edifici ristrutturati con i criteri contenuti nell’art. 20 del Titolo 2 delle Norme Tecniche.
Per la realizzazione delle aree a verde e dei parcheggi pubblici potranno essere utilizzate anche le aree dei settori individuati con le sigle IUR9B, IUR9C, che dovranno essere destinate esclusivamente al raggiungimento degli standards delle aree a verde c) e d) dei parcheggi.
aree pubbliche (parcheggi e verde pubblico)
Parametri funzionali
Una quota significativa dei parcheggi pubblici dovrà essere prevista a ridosso del confine comunale con Empoli.
Nell’area dell’insediamento dovranno essere previsti tutti gli impianti necessari (acquedotto, fognature rete di distribuzione del metano, linee ENEL, linee TELECOM, illuminazione pubblica) che dovranno essere collegati alle reti urbane esistenti.
Dovranno essere previste fognature separate per le acque meteoriche e reflue.
· Volumetria massima: non superiore alla sommatoria delle volumetrie degli edifici attuali, salvo le possibilità di ampliamento indicate di seguito.
· Superficie coperta massima: non superiore alla sommatoria delle superfici coperte degli edifici attuali
Criteri di interventi sugli edifici e controllo formale e di immagine
Per gli edifici classificati di valore monumentale dovranno essere rispettati in linea generale i criteri di intervento indicati nell’art. 9 del Titolo 2 delle Norme Tecniche. In considerazione della particolare tipologia e delle notevoli dimensioni degli edifici Il Piano Guida e/o i Piani attuativi potranno proporre dei criteri di intervento che deroghino in senso più permissivo rispetto alle prescrizioni del suddetto art. 9, alle seguenti condizioni:
a) che siano finalizzate ad una riutilizzazione qualificata degli edifici per le destinazioni produttive, commerciali, espositive, ricettive, ricreative indicate in precedenza;
b) che rispettino comunque nella sostanza gli elementi tipologici, formali e strutturali degli edifici, valorizzandone le caratteristiche e rendendone possibile un uso adeguato alle intrinseche caratteristiche;
c) che, limitatamente agli edifici vincolati ai sensi del D.Lgs. 490/99, vengano approvati dalla Soprintendenza ai monumenti.
· PRECISAZIONI PARTICOLARI
Le previsioni del Piano Guida e/o dei Piani attuativi relative agli INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA E DI AMPLIAMENTO SARANNO SUBORDINATE ALLA REALIZZAZIONE ED AL COLLAUDO DELLA CASSA DI ESPANSIONE DI MADONNA DELLA TOSSE.
Fino a tale data sui fabbricati interessati dalle previsioni di ristrutturazione e di ampliamento potranno essere effettuati interventi fino alla ristrutturazione edilizia (DP1, DP2, DP3) senza aumento di volume.