SATURAZIONE
EDILIZIA 4 (S4) |
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Art.
12 Interventi di saturazione edilizia in lotti singoli, regole urbanistiche
generali (estratto) |
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INTERVENTI
DI SATURAZIONE EDILIZIA FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL’IMMAGINE
URBANA IN PUNTI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI
Il Regolamento urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000,
mediante apposita perimetrazione e sigla (S) una serie di interventi
di saturazione edilizia da realizzare mediante nuova edificazione
o sostituzione con ampliamento di edifici esistenti.
Gli interventi sono finalizzati a migliorare l’immagine urbana
mediante: il completamento e la qualificazione delle cortine edilizie
sulla viabilità principale; il completamento e la qualificazione
delle cortine edilizie nei pressi di slarghi e di piazze da valorizzare;
la realizzazione di “soluzioni di angolo qualificate”
in corrispondenza di incroci viari ad angolo acuto sulla viabilità
principale.
Per i singoli interventi di saturazione edilizia la cartografia
riporta il perimetro del resede e l’ingombro orientativo dei
fabbricati da realizzare.
Il Regolamento urbanistico fornisce per ciascun intervento di saturazione
edilizia in lotto singolo, all’interno di un apposito elenco
(allegato B) i seguenti parametri quantitativi e qualitativi:
- caratteristiche delle eventuali aree da destinare ad uso pubblico;
- superficie coperta e volume massimo
- numero dei piani e altezza massima
- allineamenti obbligati e distanze minime
- indicazioni sulle tipologie edilizie, e sulle caratteristiche
planivolumetriche e di finitura degli edifici
- indicazioni sulle sistemazioni esterne
Gli interventi di saturazione edilizia in lotti singoli potranno
esser realizzati sulla base di progetti edilizi diretti.
In carenza
dei progetti per gli interventi di saturazione edilizia, sugli eventuali
edifici che ricadono nelle aree destinate agli interventi potranno
essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria,
manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione con trasformazione parziale DP1 senza ampliamenti.
INTERVENTI DI SATURAZIONE EDILIZIA FINALIZZATI A RIEMPIRE VUOTI
URBANI DI PICCOLE DIMENSIONI NON UTILIZZABILI PER ALTRE DESTIANZIONI
ED A MIGLIORARE LA DEFINIZIONE DEI MARGINI URBANI.
Il Regolamento
urbanistico individua nella carta D in scala 1/2000, mediante sigla
(S) e numerazione e mediante l’indicazione orientativa dell’ingombro
dei nuovi fabbricati, una serie di interventi di saturazione edilizia
da realizzare mediante nuova edificazione al fine di riempire vuoti
urbani di piccole dimensioni e di migliorare la definizione dei
margini urbani. Il Regolamento urbanistico fornisce per ciascun
intervento, all’interno di un apposito elenco (allegato B)
i parametri quantitativi fondamentali (superficie coperta, numero
dei piani, altezza massima) le caratteristiche tipologiche e di
finitura dei nuovi edifici dovranno essere coerenti con quelle degli
edifici vicini in modo da ottenere la massima omogeneità
all’interno del “tessuto urbano”. |
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Art.
15 Sistemazione degli spazi privati |
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CORTILI E CORTI
Sono gli spazi chiusi interni agli isolati e fra gli edifici, di
cui costituiscono le pertinenze esterne collettive o private.
Dovrà essere perseguito l’obiettivo di riqualificare
i cortili e le corti interne agli isolati ed agli edifici mediante
la riorganizzazione delle costruzioni che non fanno parte dell’impianto
originario e che non costituiscono accessori dell’edificio
principale (compresi quelli già classificati come “superfetazioni”
dal PPCS in vigore prima del R.U.).
La riorganizzazione di tali corpi di fabbrica (di seguito definiti
“aggiunti”) dovrà comportare di norma l’accorpamento
sul perimetro dei cortili e delle corti, in modo da dare unitarietà
agli spazi liberi e riqualificazione tipologica e d’immagine
ai corpi “aggiunti”.
Gli spazi liberi così ottenuti dovranno essere riqualificati
con pavimentazioni omogenee e soprattutto con la sistemazione a
verde o a verde alberato.
Le eventuali superfici a parcheggio dovranno essere realizzate con
materiali permeabili.
La riorganizzazione dei corpi di fabbrica “aggiunti”
e la riqualificazione dei cortili e delle corti saranno obbligatori
in caso d’interventi oltre la manutenzione straordinaria sui
corpi di fabbrica “aggiunti” ed in caso di interventi
di risanamento conservativo e oltre sulle unità immobiliari
delle quali i cortili, le corti ed i corpi di fabbrica “aggiunti”
costituiscono pertinenze esterne.
- CHIOSTRINE E CORTI MINORI
Si intendono per chiostrine ai sensi del presente capaverso gli
spazi vuoti a sviluppo verticale interni agli edifici con i lati
di larghezza inferiore a 3 ml. e per corti minori quelle con almeno
un lato di larghezza inferiore a 5 ml.
Dovrà essere perseguito l’obiettivo di riqualificare
le chiostrine e le corti minori mediante l’eliminazione dei
corpi aggiunti che non fanno parte dell’impianto originario
e che costituiscono ostruzione negativa dal punto di vista igienico
(compresi quelli già classificati come “superfetazioni”
dal PPCS in vigore prima del R.U.).
La riqualificazione delle chiostrine e delle corti minori dovrà
essere di tipo funzionale ed igienico; con l’eliminazione
dei corpi di fabbrica “aggiunti” si potranno recuperare
le dimensioni originarie di tali spazi interni ed il livello originario
di areazione ed illuminazione dei locali che vi si affacciano.
Le capacità d’areazione delle chiostrine e delle corti
minori dovranno essere migliorate ripristinando l’originario
effetto di “tiraggio”, mediante l’aumento delle
superfici finestrate dei locali che vi si affacciano e mediante
l’inserimento su tali superfici ed in particolare su quelle
poste ai livelli più bassi (compresa la porta di collegamento
fra le chiostrine e gli androni d’ingresso degli edifici)
di dispositivi di apertura permanente tipo wasistas.
Le superfici alla base delle chiostrine e delle corti minori dovranno
essere pavimentate con materiali tradizionali.
Le chiostrine potranno essere coperte con lucernari in vetro dotati
di aperture laterali di superficie almeno equivalente a quella della
chiostrina.
La demolizione dei corpi di fabbrica “aggiunti” e la
riqualificazione delle chiostrine e delle corti minori saranno obbligatorie
in caso di interventi oltre la manutenzione straordinaria dei corpi
di fabbrica “aggiunti” ed in caso di interventi di risanamento
conservativo ed oltre sulle unità immobiliari delle quali
le chiostrine, le corti minori ed i corpi di fabbrica aggiunti costituiscono
pertinenze.
- RESEDE E PERTINENZE
Gli spazi liberi esistenti fra gli edifici dovranno essere mantenuti,
salvo prescrizioni specifiche per i vari tessuti formulate nelle
norme per le singole UTOE nel titolo 3 capo 1, negli usi attuali,
come pertinenza delle abitazioni e preferibilmente a giardino.
Per tutte le nuove sistemazioni e per la modificazione delle aree
inedificate di pertinenza degli edifici è richiesto che non
meno del 40% della superficie sia sistemato con aree a verde o comunque
con pavimentazione permeabile.
L’abbattimento di essenze arboree potrà avvenite solo
previa autorizzazione del Servizio Assetto del Territorio del Comune
che potrà imporre la messa a dimora di altre essenze.
- RECINZIONI
Le recinzioni potranno essere realizzate con muretti e ringhiere
con una altezza massima complessiva di 1,50 ml. (massimo ml. 0,70
per il muretto) e con siepe sempreverde interna.
Nel Centro Urbano, in corrispondenza dei vuoti all’interno
di cortine edilizie continue potranno essere realizzati come recinzioni
muri intonacati fino a ml. 2,00 di altezza, preferibilmente con
la messa a dimora di alberi di alto fusto nel resede privato a ridosso
di tali muri.
Sui confini interni agli isolati potranno essere realizzate recinzioni
con rete a maglia sciolta e paletti.
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Estratto
dall’Allegato B SCHEDE DEGLI INTERVENTI CON DESTINAZIONE
RESIDENZIALE |
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SATURAZIONE
EDILIZIA 4 |
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Ubicazione |
Via Carlo
Marx |
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S.
coperta max. mq. |
140 |
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Numero
piani |
2+seminterrato |
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Altezza
max. ml. |
7,00 |
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Volume
max. mc. |
900 |
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Volume
di nuova edificazione o di sostituzione |
Volume di
nuova edificazione |
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Caratteristiche
Planivolumetriche e tipologiche, destinazioni particolari |
Villino isolato
Copertura a tetto, manto di copertura in cotto |
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