Angelo Fiore, tenore di successo approdato alla…pittura

Durante l’”ora più buia” della Pandemia ha saputo coltivare questa passione da audodidatta. Sabato 13 maggio l’inaugurazione della sua prima “personale” allo spazio eventi di Corso Matteotti

Durante l’”ora più buia” della Pandemia, quando era impossibile esibirsi nei Teatri per il lockdown, si è avvicinato alla pittura con l’umiltà e lo spirito dell’autodidatta. Per continuare a esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni: dolore, paura, rabbia, audacia, voglia riscatto. E sabato 13 maggio inaugura la sua prima “personale” dal titolo “Opere senza nome” allo Spazio Eventi del Circolo “Il Progresso”, in Corso Matteotti 19.

E’ questa la singolare vicenda di Angelo Fiore, tenore di successo che durante il periodo più acuto del Covid ha trasformato l’inattività imposta dalle restrizioni in una nuova opportunità per sperimentare una passione fino a quel momento inespressa. Quasi come se la sua “voce”, costretta al silenzio dal lockdown, lontana dagli applausi del pubblico e dai rapporti umani, avesse trovato ugualmente il modo di farsi sentire, di trasmettere la propria energia positiva, la propria carica emotiva.

Una trentina le opere realizzate, finora rimaste entro confini privati, ma che poi amici e conoscenti hanno convinto a rendere pubbliche. I primi quadri riflettono in toto le “ferite” della prima fase del Covid. “Le emozioni che ho vissuto in quel periodo – ha osservato Angelo Fiore – hanno ispirato le prime opere, come la perdita di un carissimo amico, la persona che tra l’altro mi ha fatto conoscere e apprezzare in molti ambienti”. Ma le sue opere non si limitano soltanto a questo. In alcune traspare qualche figura mitologica, come il Minotauro, in altre la “doppiezza” di un volto dalle sembienze umane, in altre ancora lascia l’interlocutore con il dubbio.  

Alla mostra, che sarà aperta da sabato mattina (dalle 9.00 in poi), è previsto un momento inaugurale e conviviale nel pomeriggio (ore 17.30) con la partecipazione di numerose personalità: il prof. Cesare Orselli, il critico d’arte Antonella Fiore, il Soprano di fama internazionale Simonida Miletic, che canterà alcune arie D'Opera e da Camera con accompagnamento di Mario Mirru (chitarra classica). Sarà presente anche una delegazione della Casa Imperiale di Costantinopoli e della Casa Reale di Georgia e dell'Ordine della Corona Heracliana con i loro gonfaloni. All’inaugurazione interverrano anche il Sindaco, Alessio Falorni, e il Vicesindaco, Claudia Centi.

“Siamo felici – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – che Angelo Fiore abbia deciso di allestire questa sua prima “personale” a Castelfiorentino, dove ha mosso i primi passi della sua folgorante carriera, muovendosi nel solco di una tradizione, come la musica lirica, che in questa comunità è sempre stata profondamente radicata. I momenti più difficili del Covid hanno rappresentato per tutti gli artisti del mondo dello spettacolo un periodo di grave inattività, che Angelo ha però saputo trasformare in una nuova opportunità, non solo per se stesso, ma che vale anche come esempio per tutti. E’ questa, io credo, l’eredità più importante delle sue opere, a cui unisco ovviamente gli auguri per la sua carriera come tenore che con la riapertura dei teatri ha ripreso il suo cammino”

Come si ricorderà, la carriera artistica di Angelo Fiore ha registrato un crescendo entusiasmante: dopo aver iniziato a cantare per passione a Castelfiorentino e in alcune località della Valdelsa, si è formato presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. frequentando anche il corso di perfezionamento presso il Maggio fiorentino e la Master Classi presso l’Accademia “Cubec” di Mantova. Ha poi raggiunto il traguardo ambito di esibirsi al Teatro Alla Scala di Milano e in numerosi Teatri prestigiosi di vari paesi europei, approdando oltreoceano al Teatro City Center di New York.

La mostra di Angelo Fiore rimarrà aperta fino a domenica 14 maggio con il seguente orario: sabato 13 ore 9.00-13.00 e 16.00-20.00; domenica 14 maggio ore 10.00-12.30 e 16.00-20.00.
 

la locandina della mostra