L’artista catalano presenta la fase conclusiva del suo lavoro artistico, a “porte aperte” con il pubblico, che potrà seguire “in diretta” anche le tappe conclusive del “distacco”
“La mia è una pittura simbolica, che definisce un immaginario popolare, in cui il vero protagonista non è il pittore, ma il pubblico”. Con queste parole Josep Minguell ha inteso riassumere l’autentico significato della sua pittura e dei suoi affreschi, nei quali il pubblico non è solo destinatario finale ma anche pienamente partecipe e fruitore di tutte le fasi che precedono la loro realizzazione. Un metodo di lavoro che l’artista catalano ha ripercorso integralmente nel progetto “BeCOME - Affrescare il tabernacolo. Benozzo Gozzoli 1491 - Josep Minguell 2025”, che proprio in questi giorni volge al termine e culminerà martedì 28 ottobre con la cerimonia – a “porte aperte” - dello “strappo” dell’affresco realizzato nella Cappella di via Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino (FI).
Quest’ultima, infatti, che originariamente ospitava l’affresco realizzato dal famoso pittore fiorentino (oggi visitabile nel Museo Be.Go. di Castelfiorentino), ha vissuto negli ultimi mesi una “seconda vita” artistica grazie proprio al pittore Josep Minguell, il quale ha eseguito al suo interno una nuova opera basata sempre sulla tecnica dell’affresco, offrendo al pubblico l’opportunità di seguire “in diretta” il suo lavoro.
Le “porte aperte” – mediante le quali l’artista catalano ha consentito ai visitatori di assistere alla realizzazione dell’affresco - sono finalizzate appunto ad agevolare l’approfondimento delle fasi di questa tecnica millenaria, per favorire una cultura fondata sull'esperienzialità, la scoperta e la formazione, affinché il pubblico, o meglio ancora, la comunità, possa diventare parte integrante del percorso artistico e della costruzione di senso dell'opera, oltrechè far rivivere un luogo identitario della città.
In questi giorni (fino al 27 ottobre) Josep Minguell offrirà al pubblico la possibilità di seguire le fasi di “distacco” dell’affresco, che sarà completato martedì 28 ottobre (ore 17.00) presso la Cappella di Via Benozzo Gozzoli (Castelfiorentino, FI). L’affresco sarà poi trasferito in Spagna, a Tàrrega (città natale dell’artista), con cui l’Amministrazione Comunale di Castelfiorentino avvierà presto uno scambio culturale. Il progetto artistico di Josep Minguell è stato reso possiibile grazie a una collaborazione con la Fondazione Teatro del Popolo, che ha in gestione il Museo, l’Associazione “Sveliamo La Marca” e il Comune di Castelfiorentino.
"Vediamo gli affreschi, ne siamo affascinati, eppure rimaniamo sempre alla superficie di quello che ammiriamo. Questa operazione ci aiuta a cogliere in profondità l'arte dell'affresco e anche la grande capacità sviluppata nei secoli di poter preservare e trasportare l'affresco mediante il 'distacco' - sottolinea la consigliera metropolitana delegata Emma Donnini - siamo grati a Josep Minguell, alla sua pittura simbolica e a questa opportunità di poter vedere con i nostri occhi cos'è un 'distacco' in senso tecnico-artistico.
Tengo a sottolineare il fatto che il BeGo è come gemellato con Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, e non potrebbe essere altrimenti perché e inconfondibile la parentela della Cappella de Magi con le opere custodite in Castelfiorentino".
“Siamo molto felici – osservano la Sindaca di Castelfiorentino, Francesca Giannì, e l’Assessore alla Cultura, Franco Spina - di questa prima edizione di Be.Go. Back 2025, un percorso artistico che vede protagonista Benozzo Gozzoli con una serie di residenze artistiche e mostre temporanee nei luoghi d'elezione dell'artista fiorentino, in particolare la Cappella della Visitazione di via Gozzoli a Castelfiorentino. Il focus di questo primo "capitolo", "BeCome", con l'artista catalano di fama internazionale Josep Minguell, è stata la tecnica dell'affresco con un processo performativo aperto al pubblico, finalizzato all'approfondimento delle fasi di realizzazione di questa tecnica millenaria e alla creazione di un'opera in dialogo con il ciclo mariano del tabernacolo originale.
Lo scopo dell'intero progetto è pensare al Museo come uno spazio di progettazione attiva che porti alla valorizzazione del patrimonio e del territorio e a una rete culturale di artisti e studenti, attraverso interventi temporanei che reinterpretino in chiave nuova e con un processo vivo, il maestro del '400 e la sua eredità a Castello e nella Valdelsa. "Castelfiorentino Casa di artisti" inizia a delinearsi sempre di più, a piccoli passi, forte del mecenatismo civico che ci connota storicamente; una nuova avventura in grado di fare rete e di collocarci in un sistema di alleanze e scambi attraverso l'arte e l'incontro, ma soprattutto di continuare a investire sul talento e a valorizzare il patrimonio, generando Cultura”.
“Giunge al termine un progetto del quale siamo davvero felici - spiega Maria Cristina Giglioli, presidente della Fondazione Teatro del Popolo di Castelfiorentino - il Museo BeGo è stato il cuore di uno straordinario cammino culturale grazie al quale l’arte raffinata di Benozzo Gozzoli si è unita con le inconfondibili tecniche pittoriche di Josep Minguell, gettando un ponte ideale tra passato e presente. Un progetto che impreziosisce il Museo BeGo e lo pone in una dimensione nuova e ancora più significativa, legandosi al territorio che lo ospita e non solo. Ringraziamo l’artista per aver messo il suo talento al servizio di un percorso culturale del quale siamo sinceramente orgogliosi”.
Per info: Museo BeGo 0571 64448 - Ufficio Cultura del Comune 0571 686351