Festa della Donna nel ricordo di Floriana e Varisa

Venerdì 8 marzo al Ridotto del Teatro del Popolo (ore 16.30) serata dedicata a due donne di Castelfiorentino e monologo storico teatrale tutto al femminile sul delitto Matteotti

Festa della donna nel ricordo di Floriana Garosi e Varisa Volterrani, due donne che hanno svolto un ruolo importante nella Castelfiorentino del dopoguerra fino agli anni Ottanta. Ma anche una performance teatrale per ricordare il delitto Matteotti a cento anni da quel tragico evento, attraverso i punti di vista di due donne schierate su fronti opposti: Velia Titta (la moglie di Matteotti) e Margherita Sarfatti, una delle amanti più note di Mussolini.

E’ questo il nutrito programma della serata che in occasione della Giornata Internazionale della Donna si svolgerà al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino venerdì 8 marzo, dalle 16.30 in poi (ingresso libero). Promossa dallo SPI CGIL Lega di Castelfiorentino (Coordinamento Donne) con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, la serata sarà introdotta dai saluti del Sindaco, Alessio Falorni, cui seguirà l’intervento di Nadia Meacci (segretaria SPI CGIL Castelfiorentino) per illustrare i contenuti di questa ricorrenza e in particolare le novità che saranno oggetto di un format da ripetere in futuro.

A seguire, il ricordo di Floriana e Varisa, affidato a Mariella Santarelli (che aveva frequentato fin da giovanissima l’UDI) la quale ripercorrerà i momenti più significativi che hanno scandito le lotte condotte dalle due donne di Castelfiorentino: Floriana, che già dalla Resistenza era stata staffetta partigiana (oltre che abile a disinnescare le mine) fino a ricoprire negli ultimi anni il ruolo di Presidente onorario ANPI, e Varisa, protagonista nell’UDI e di numerose lotte sindacali a sostegno dei diritti delle confezioniste (entrambe hanno ricoperto in passato anche la carica di consigliere comunale).

Infine, il ricordo di Giacomo Matteotti, attraverso l’interpretazione teatrale da parte della dott.ssa Eleonora Pinzuti di Velia Titta e Margherita Sarfatti. “Ma tu non voler esser audace” il titolo di questo originale racconto, che svela il ruolo della Sarfatti nel far superare al Duce la crisi temporanea del regime scaturita dall’omicidio e la dignità mostra da Velia davanti a Mussolini.

“Da molti anni ormai – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – l’8 marzo è una ricorrenza che viene sottolineata a Castelfiorentino in modo rigoroso e soprattutto costruttivo, con un programma che esula da ogni intento meramente celebrativo per spostarsi sul campo della riflessione, con richiami alla nostra storia e proiettandone gli insegnamenti nel contesto attuale. Il programma di quest’anno, con il ricordo di due donne come Floriana e Varisa, e del delitto Matteotti, conferma la validità dell’impegno di lungo corso profuso dallo SPI CGIL nell’organizzare come da tradizione questo appuntamento, e di ciò ringrazio Nadia Meacci che è da sempre molto impegnata su questa come su altre iniziative che riguardano la valorizzazione della nostra storia, di cui dobbiamo sentirci orgogliosi”.

“Siamo felici di questo programma – osserva Nadia Meacci, segretaria SPI CGIL Lega di Castelfiorentino – che gode del patrocinio del Comune e che abbiamo predisposto con il supporto di altre associazioni. Questa Festa della Donna è la prima in cui ricordiamo due donne di Castelfiorentino, e contiamo di ripetere questa impostazione anche nelle edizioni future. Invito tutti i cittadini a partecipare, perché la serata è un’occasione importante per ricordare due donne che tanto hanno dato alla nostra comunità, e il delitto Matteotti che ha accelerato la fascistizzazione delle leggi e delle istituzioni”

La Giornata Internazionale della Donna è promossa dallo SPI CGIL di Castelfiorentino (coordinamento Donne) con il patrocinio del Comune e in collaborazione con Unicoop Firenze (sezione soci Castelfiorentino), Avis, Avo, Gruppo Fotografico Giglio Rosso, Prociv Arci, Auser, ANPI, Centro aiuto donna Lilith, Circolo del Cinema “Angelo Azzurro”, la Stanza Rossa.

Nelle foto: Varisa Volterrani e Floriana Garosi