Il Premio della Pace “Romanello Cantini” all’Arcivescovo Gherardo Gambelli

Ieri pomeriggio la cerimonia che si è tenuta al Ridotto del Teatro del Popolo.
Premiato l’Arcivescovo per il suo impegno missionario in Ciad durato undici anni.


“Ha unito il messaggio evangelico all’ascolto e alla collaborazione con le comunità locali, nel segno della pace, della fratellanza e del dialogo tra i popoli”.

Queste le prime parole con cui Daniela Casagli ha scandito le motivazioni del Premio della Pace “Romanello Cantini” che ieri pomeriggio è stato consegnato a Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo metropolita di Firenze, per il suo impegno missionario in Ciad, protratto per ben undici anni.

Presenti alla cerimonia la Sindaca di Castelfiorentino, Francesca Giannì, l’Assessore alla Cultura, Franco Spina, Lapo Cantini e Daniela Casagli (associazione “Romanello Cantini”), e infine il giornalista Andrea Fagioli, che dopo gli interventi ha rivolto una serie di domande all’Arcivescovo Gambelli, in base all’esperienza maturata in Africa, e anche sulla situazione attuale, caratterizzata da numerosi conflitti. Grande partecipazione da parte del pubblico: erano presenti molti soci dell’associazione “Romanello Cantini”, la famiglia di Mons. Gambelli (l’Arcivescovo è cresciuto a Castelfiorentino), il nuovo proposto di Santa Verdiana, Don Leonardo,  e infine Don Alessandro Lombardi.

“La cultura della Pace – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Franco Spina - parte dalle storie individuali, dal piccolo di ognuno di noi, dai "ponti" che edifichiamo tra le diversità, nel pieno rispetto della nostra e dell'altrui libertà. Parlare di Pace è affare complesso, forse troppo, ed è essenziale partire dal basso, dal particolare per arrivare all'universale e individuare la pace non solo come punto di arrivo ma soprattutto come strumento "artigianale" (citando Papa Francesco) per costruire ponti, con responsabilità umana, a partire dai piccoli gesti di cura e di dialogo nella vita di tutti i giorni. Iniziare a "fabbricare arcobaleni" può e deve essere il nostro compito nel mondo”.

Queste le motivazioni del riconoscimento consegnato a Mons. Gherardo Gambelli: “Per undici anni ha portato un messaggio di pace nel cuore  di una delle regioni più delicate del continente africano, dove i cristiani rappresentano appena l’1% della popolazione e la convivenza religiosa è una sfida quotidiana.  L'aiuto che Don Gherardo ha sempre dato ai più poveri per migliorare le loro condizioni di vita ha contribuito ad attenuare le cause profonde dei conflitti, come la scarsità di risorse e l'incertezza del domani, e ha  promosso al  contempo la giustizia sociale e il progresso umano e spirituale. La fame, come la guerra, è una piaga gravissima del terzo Mondo perché l'ingiustizia provoca non solo povertà ma anche insicurezza. Oggi, forse non casualmente,si celebra la 9° Giornata dei Poveri e il loro Giubileo e proprio oggi il Comune di Castelfiorentino e l'Associazione "Romanello Cantini" conferiscono il Premio per la Pace "Romanello Cantini - Fabbricanti di arcobaleni" 3° edizione a S.E. Mons. Gherardo Gambelli”.

Mons. Gherardo Gambelli ha deciso di devolvere il premio (che consiste in una somma di 1.000 euro) a AMO - Amici del Medio Oriente da investire in borse di studio all'estero per giovani studenti iraniani, riconoscendo il potere dell'educazione come primo passo verso la costruzione della Pace e l'affermazione della Cultura, l'unico, infallibile antidoto contro la barbarie.