La Biblioteca Vallesiana diventa sempre più inclusiva

Con il cinque per mille IRPEF acquistati centocinquanta volumi dedicati alle persone che presentano difficoltà di lettura e comunicazione

Ci sono i libri per ipovedenti e non vedenti (con il testo in braille) e libri adatti ai lettori che presentano difficoltà di comunicazione. Libri con caratteri ad alta leggibilità (per chi ha problemi di dislessia) e silent book, basati esclusivamente su immagini e fotografie. Sono ben centocinquanta i volumi acquistati di recente dalla Biblioteca Comunale “Vallesiana” grazie ai contributi derivanti dal cinque per mille dell’IRPEF (1.950 euro, relativi all’anno di imposta 2020), che consentirà di ampliare i suoi utenti potenziali e di diventare sempre di più “inclusiva”.

Le nuove proposte di lettura spaziano infatti dai libri rivolti alle persone che presentano disabilità a quelli dedicati a coloro che operano nell’assistenza sociale, e che magari hanno esigenza di testi specifici di supporto; dai classici scritti in un italiano semplice e comprensibile da tutti (bambini e adulti) ai cosidetti “inbook”, ovvero libri tradotti in simboli che nascono con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati, in particolare per bambini e ragazzi con disabilità comunicative. Questi volumi, in particolare, rientrano nella “comunicazione Aumentativa e Alternativa”, “un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi”.

“Siamo felici – osserva l’Assessore alla Cultura, Claudia Centi – che la Biblioteca abbia potuto acquistare questi volumi che ne privilegiano la vocazione sociale e inclusiva, in linea con la sua missione che è da sempre quella di ampliare la sua platea di utenti e di proporsi – pertanto - come una infrastruttura culturale a disposizione di tutti, giovani e adulti, studenti e persone che lavorano. Il ruolo sociale oltre che culturale della nostra biblioteca è storicamente centrale: la scelta di lasciare questo importante luogo nel centro storico alto ne connota appunto il suo valore, da sempre non solo di centro di studio, di ricerca o di lettura, ma anche di vera 'piazza' di incontri e laboratori per i ragazzi: un luogo di socialità nel cuore del paese. Ciò assume un valore maggiore se si pensa alla rinnovata accessibilità della biblioteca resa possibile dagli ascensori e alla riapertura dell'ultimo piano dove si trova il fondo storico e numerosi spazi per convegni e letture. Il progetto è complessivo: la biblioteca guida e si unisce alle altre infrastrutture culturali. Parlo ad esempio, del carattere inclusivo di tutte le attività proposte dal museo Bego, delle numerose proposte di teatro civile proposte dal Teatro del Popolo, dal Teatro C'art e da tutte le attività delle associazioni culturali, sportive e civili di Castelfiorentino che negli ultimi anni sempre più si impegnano con successo in queste tematiche, Un ringraziamento mi sembra doveroso – ha concluso Centi - nei confronti dei molti cittadini che, con la scelta del cinque per mille, hanno consentito di implementare la nostra collezione di titoli in questo settore, affinché nessuno debba sentirsi escluso dalla opportunità di leggere”.