Le Fiascaie, il duro lavoro a domicilio delle donne in Valdelsa

A Castelfiorentino dal 10 marzo (Monastero Santa Maria della Marca) si ripercorre con una mostra e varie iniziative questa tradizione artigianale femminile molto diffusa in tutta l’area

Si riunivano spesso in piccoli gruppi, per farsi compagnia e percepire meno i disagi di un lavoro duro. Luoghi designati erano i fondi a piano terra delle abitazioni, dove la “sala” si manteneva umida, ma – come ricorda un testimone - in un “ambiente malsano, pieno di animali e insetti di ogni tipo”.
Sono le fiascaie, simbolo di una tradizione di lavoro a domicilio molto diffusa in passato nell’Empolese Valdelsa (in particolare Castelfiorentino e Empoli, dove esistevano delle vetrerie), che a Castelfiorentino saranno ricordate a partire dal 10 marzo con una mostra e varie iniziative che si terranno fino a giugno nel Monastero di Santa Maria della Marca.
Organizzata dall’Associazione “Sveliamo La Marca” (di cui Roberto Ciofi è Vicepresidente e promotore di questa iniziativa), la mostra sarà inaugurata il 10 marzo a conclusione di un incontro di presentazione alla Chiesa di Santa Maria della Marca (ore 15.30) dove sono previsti anche racconti e testimonianze, che si soffermeranno su aspetti e aneddoti di un’esperienza vissuta da tante famiglie di Castelfiorentino. La mostra rimarrà aperta fino al 14 aprile con il seguente orario: sabato 16.00-18.30, domenica 10.00-12.30, 16.00-18.30 (escluso vigilia e giorno di Pasqua).
Il 4 maggio giornata dedicata ai “ricordi personali”: foto private, la tipica “sala” (la materia prima) ma anche i piccoli strumenti di lavoro come gli “aghi” che venivano utilizzati per il rivestimento dei fiaschi. Personale esperto darà vita in quell’occasione anche a dimostrazioni dal vivo, come si faceva un tempo. Il tutto rimarrà in esposizione fino al 26 maggio (stessi orari di apertura della mostra). Conclusione del progetto il 7 giugno al Ridotto del Teatro del Popolo con una riflessione a tutto tondo e le relazioni di storici autorevoli. Interverranno Laura Cantini (parlamentare ed ex Sindaco, cui si deve tra l’altro la realizzazione nel 2005 di un monumento alle fiascaie, opera di Salvatore Cipolla), Antonio Casali (ricercatore indipendente), Giovanni Contini (Presidente dell’Istituto della Resistenza di Pistoia), Alessandra Pescarolo (studiosa di storia contemporanea, già dirigente IRPET).
D’intesa con la dirigenza scolastica, l’associazione “Sveliamo La Marca” è disponibile a organizzare visite guidate e iniziative specifiche con gli studenti delle scuole.
“Il lavoro delle fiascaie – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni -  è strettamente connaturato allo sviluppo delle prime industrie in Valdelsa, che alla fine dell’800 vide la comparsa anche a Castelfiorentino della prima moderna vetreria, la Marconi e Taddei, la quale in seguito sarebbe stata acquisita dai Busoni e infine dai Rigatti, nel sito dove oggi sorge il Monumento dedicato alle Fiascaie. Ben venga, dunque, questa bella iniziativa promossa dall’associazione “Sveliamo la Marca”, che ha il pregio di valorizzare e stimolare la conoscenza e la riscoperta di una tradizione di lavoro femminile un tempo profondamente diffusa e radicata nella nostra comunità”.
“Per l’associazione Svelliamo La Marca – osserva il vicepresidente, Roberto Ciofi – e per chi, come me, ha ricordi legati a quell’epoca, rievocare questo contesto è un modo per ricordare le storie familiari e sociali che hanno costruito il nostro oggi attraverso il lavoro, i sacrifici, le lotte e la speranza di un mondo migliore”
Il progetto sulle fiascaie è stato realizzato in collaborazione con il Gruppo Fotografico “Giglio Rosso”, il Museo Be.Go, con il sostegno e il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, dell’Ente Cambiano Scpa, della Banca Cambiano 1884 Spa e della Città Metropolitana di Firenze.